giovedì 17 novembre 2011

Ancora Mina e il Jazz

Repost from Splinder (22 dec. 2006)

Dopo una lunga assenza da casa riprendo per tornare sulle signore della canzone e il jazz.Riaprendo il blog ho trovato il commento di un visitatore "Anonimo" che mi rimprovera di non aver tenuto presente che Mina nel 2005 ha inciso "L'Allieva".Forse come dice lui vengo da Urano.In verità conosco e possiedo il disco, ma quando l'ho ascoltato non l'ho trovato molto diverso dalla produzione "classica" di Mina e sinceramente, come appasionato di jazz, non mi ha dato particolari emozioni, diverse da quelle che mi ha sempre dato da 40 anni a questa parte.Dopo il rimprovero ho riascoltato il disco e resto della mia idea: un eccellente omaggio a Frank Sinatra "balladeur" o "enterteiner", ma in quanto a "Swing" niente.La versione di "Nearness of You" si differenzia  poco da quella del 1964 con Augusto Martelli e, secondo me, "Dindi" è migliore nella versione del 1963.
Se vogliamo certo possiamo chiamare anche questo jazz, in senso lato, ma io intendevo qualcosa di diverso dalla sua produzione classica, che uscisse dagli schemi soft delle ballads, per esempio qualcosa tipo il connubio Mia Martini - Maurizio Giammarco in "Love for Sale".Comunque ha ragione l'Anonimo, sono stato poco preciso, avrei dovuto citare quel disco, sai pure con tutte le mie riserve, e ne faccio ammenda.

1 commento:

  1. Concordo, il disco è monocorde, lo swing assente. Peccato! Speriamo che il nuovo CD di standard americani di prossima uscita viri in altre direzioni. Ciò detto, fa piacere leggere commenti equilibrati come quello sopra postato, privo com'è di quello snobismo che contraddistingue taluni italioti appassionati di jazz. Un saluto

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