giovedì 17 novembre 2011

presentazione

Innanzi tutto perché GEROVI-JAZZ, perché andando verso i 70 il jazz è la cosa che mi fa sentire giovane, una specie di "Gerovital", il famoso rivitalizzante tanto in voga negli anni '80.Il mio primo incontro con il Jazz avvenne più di 50 anni fà. Era l'estate del 1955 e a 10 anni dalla fine della guerra la Versilia pullulava di locali dove si ballava, ci si divertiva e si ascoltava musica di ogni genere: al Caprice di Viareggio suonava Van Wood, alla Bussola di Focette furoreggiava Carosone, solo per citare i più famosi. Come molti diciottenni d'allora ero un grande ammiratore di  Carosone (e sinceramente ancora oggi ascolto sempre con piacere gli straordinari successi d'allora), ma una sera capitai per caso, con alcuni amici più grandi, in un locale di Marina di Carrara, un "Night Club" come si diceva allora, di cui non ricordo il nome (qualcosa che aveva a che fare con la luna), dove suonava un quintetto di musicisti a me sconosciuti e rimasi folgorato dalla loro musica, così diversa da quella che ero abituato ad ascoltare. Alla batteria suonava un certo Gil Cuppini, che non avevo mai sentito nominare e ricordo che rimasi affascinato dal suo modo di suonare, ma anche gli altri musicisti non erano da meno. All'epoca i nomi non mi dicevano nulla e li dimenticai, tranne quello del batterista. Anni dopo ripensando a quella sera mi resi conto che probabilmente avevo ascoltato quanto di meglio il jazz italiano dell'epoca poteva offrire: Oscar Valdambrini alla tromba, Gianni Basso al sax tenore, Renato Sellani al piano e Giorgio Azzolini al basso, stando alla formazione tipica del "Gil Cuppini quintet" di quegli anni. Quell'incontro servì per iniziare quello che sarebbe stato il mio lento e progressivo avvicinamento al jazz, musica che fino ad allora avevo ignorato o ascoltato distrattamente. Un avvicinamento solo da fruitore purtroppo, non avendo nessun talento musicale. (Sono stonato come una campana!!!!)Poiché fra gli scopi di questo blog c'è anche quello di consigliare l'ascolto di un disco più o meno legato a quanto scritto, non disponendo nella mia pur vasta discoteca un album del quintetto di Gil Cuppini di quel periodo, ho scelto un disco di qualche anno dopo. Si tratta di What's New (Meazzi MPL-04012-1961). Qui Gil suona con un quintetto analogo come formazione però con musicisti diversi da quelli del 1955, ma le atmosfere sono le stesse. Riascoltando brani come  What's New, Solar, Confirmation, I Love You ecc., e chiudendo gli occhi mi sembra di tornare magicamente a quella spendida serata dell'agosto del 1955.L'album è stato ripubblicato in CD nel 1996 dall'etichetta Right Tempo Classics RTCL811

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