giovedì 17 novembre 2011

Le Signore della canzone e il Jazz

Repost from Splinder  (23 oct. 2006)

Dopo una lunga parentesi dovuta a motivi tecnici, riprendo le mie esternazioni. Mia Martini è stata sicuramente una delle voci più interessanti e particolari del panorama musicale italiano e l'idea di Maurizio Giammarco di farle incidere nel 1991 un album di musica con  flavours jazzistici "Mia Martini in Concerto" (FONIT CETRA CDL 294) è stata senz'altro meritoria. Purtroppo non è stato possibile ripetere questa lusinghiera esperienza a causa della tragica socomparsa della cantante. Riascoltare oggi quell'album non solo ci fa rimpiangere la brava e sfortunata "Mimì", ma ci fa anche rammaricare per quello che ancora sarebbe stato possibile realizzare se l'esperimento fosse proseguito
Questo tipo di contaminazioni, molto frequenti all'estero, sono piuttosto rare e non riscuotono mai grande successo.

Ci ha provato un paio di volte 
Ornella Vanoni con risultati altalenanti.
Un primo tentativo lo fece nel 1986 con Ornella &.... (CGD CDS 6032) in cui la cantante si cimentava in una serie di canzoni italiane di successo, accompagnata da jazzisti di fama come Lee Konitz, Gil Evans, herbie Hancock ad altri ancora, con risultati di scarso interesse jazzistico.

Si trattò di un "matrimonio non consumato" quello fra Ornella ed il Jazz come felicemente scrisse Giuseppe Piacentino recensendo il disco su "Musica Jazz".





Undici anni dopo, nel 1997,  uscì invece Argilla, un album gradevolissimo, frutto della collaborazione con Paolo Fresu ed altri jazzisti italiani del suo i entourage, come Antonello Salis, Tino Tracanna, Furio Di Castri ecc..
 Le differenze con il precedente progetto "grezzo e limitato", sempre per citare Piacentino, è abissale e anche se non si tratta di un capolavoro ma di un prodotto commerciale, bisogna riconoscere che l'imprinting di Fresu & C. ne fa qualcosa di valido e gradevole da ascoltare sempre con grande piacere.
Qualcosa ha tentato anche Giorgia esibendosi in alcuni festivals con Herbie Hancock, l'esperimento tuttavia non mi risulta che sia stato ripetuto in sala d'incisione.
Infine un rimpianto, non aver avuto, almeno fino ad ora, il piacere di un analogo progetto con protagonista Mina. In un'intervista rilasciata a "Musica Jazz" nel giugno del 1988 Giovanni Tommaso dava quasi per certa la realizzazione di un album di Ballads con la cantante, ma purtroppo della cosa non se ne fece più nulla. Dopo quasi 20 anni la speranza rimane ancora, ma purtroppo penso che resterà tale.

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