lunedì 28 novembre 2011

«Tarde em Itapoã» di Toquinho e Vinicius de Moraes

Pubblicato mercoledì 1 agosto 2007


In questi giorni, oziando su una sdraio in riva al mare, mi è capitato di riascoltare una delle canzoni brasiliane che amo di più Tarde em Itapoã scritta e musicata dal magico duo Toquinho e Vinicius de Moraes.



Come penso sia capitato a molti, per anni si ascolta una canzone, si resta affascinati dalla musica e dalla musicalità delle parole senza, tuttavia, chiedersi cosa in realtà dica il testo.
Di questa canzone finora sapevo che parlava di una sera trascorsa ad Itapoã, famosa città balneare, nota per aver dato i natali ad uno dei più grandi compositori brasiliani di musica popolare: Dorival Caymmi.
Le mie modeste cognizioni della lingua portoghese non mi hanno mai consentito di capire cosa in realtà venisse detto nella canzone.
Alla fine, stimolato dalla curiosità, mi sono detto: vediamo se con Internet risolvo il problema, magari qualcuno l'ha tradotta e messa in rete, invece ho trovato solo il testo in portoghese.
Um velho calção de banho, um dia pra vadiar
Um mar que não tem tamanho e um arco-íris no ar
Depois na praça Caymmi sentir preguiça no corpo
E numa esteira de vime beber uma água de côco
É bom passar uma tarde em Itapoã
Ao sol que arde em Itapoã
Ouvindo o mar de Itapoã
Falar de amor em Itapoã

Enquanto o mar inaugura um verde novinho em folha
Argumentar com doçura com uma cachaça de rolha
E com olhar esquecido no encontro de céu e mar
Bem devagar ir sentindo a terra toda a rodar
...
Depois sentir o arrepio do vento que a noite traz
E o diz-que-diz-que macio que brota dos coqueirais
E nos espaços serenos, sem ontem nem amanhã
Dormir nos braços morenos da lua de Itapoã
...


Sul portoghese scritto me la cavo meglio e così con l'aiuto di un dizionario mi sono cimentato in un velleitario tentativo di darne una versione in italiano.

Il risultato per quanto approssimativo rende tuttavia il significato del testo e ne evidenzia abbastanza il senso poetico.


Un vecchio costume da bagno, una giornata per oziare
Un mare senza fine e un arcobaleno nel cielo
Poi in piazza Caymmi sentirsi la pigrizia addosso
E su una stuoia di vimini bersi un’acqua di cocco
È bello passare una sera a Itapoã
Sotto il sole che ti scalda ad Itapoã
Ascoltando il mare di Itapoã
Parlando d’amore ad Itapoã
Mentre il mare si tinge di verde
Discutere dolcemente davanti ad un bicchiere di cachaça
Guardando là dove il cielo incontra il mare
E camminare lentamente sentendo la terra girare
Sentire poi un fremito per il vento che si alza la notte
Mentre un chiacchiericcio leggero arriva dai coccheti
E in un posto tranquillo, senza ieri né domani,
Dormire fra le braccia brune della luna di Itapoã 


Per completare il tutto ho estratto da un vecchio filmato RAI il video della canzone interpretata dagli autori e risentendola ne ho finalmente capito il senso.



2 commenti:

  1. grazie di aver condiviso con altri come me la sua passione e questa semplice e bella canzone e le sue origini.
    Uno dei miei cd che amo di più è di Maria Bethania - Que falta voce me faz, che contiene proprio Tarde em Itapoa, forse meno importante e significativa di questa versione... ma probabilmente più curata.
    sentire tante versioni di uno stesso brano è anche molto bello.
    https://www.youtube.com/watch?v=czZAJtVQ1CA
    Buona sera.

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  2. E' una delle mie canzoni preferite e che maggiormente amo...Itapua è una spiaggia di Salvador de Bahia (dove è nato Dorival Caymmi)

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