martedì 31 maggio 2016

BARI IN JAZZ KIDS: Musica, Territorio e Impegno sociale




Il Festival Metropolitano si apre con due eventi dedicati ai bambini: musica e impegno sociale
Bari in jazz Kids
Family Festival a Parco Perotti e Jordanian National Orchestra con il progetto Petra
Il Bari in Jazz Festival Metropolitano quest’anno ha un’ouverture a sé stante a Bari, tutta dedicata ai bambini. Il primo
giugno, in abbinamento con il Family Festival di Cittadeibimbi, al Parco Perotti e il 2 giugno in Cattedrale con il concerto
di Luca Aquino e la Jordanian National Orchestra realizzato nell’ambito della campagna UNESCO #uniteforheritage, che
mira a sottolineare l’importanza del patrimonio culturale quale strumento per la promozione del dialogo tra paesi e popoli.
I due eventi hanno una valenza sociale oltre che musicale. E' per questo che vengono impegnati nella due giorni soggetti
come l'associazione Città dei bimbi e la Curia arcivescovile che da sempre, in ambiti diversi, si occupano di educazione
alla socialità e al rispetto dell’altro anche tramite la cultura musicale con il coinvolgimento diretto dei bambini e delle loro
famiglie nella Città vecchia. E non è un caso che le location scelte (Parco Perotti e Cattedrale) siano luoghi simbolici di
incontro e di comunità.La presenza poi di musicisti d'ogni parte del mondo realizza quel melting pot che è la base dell'educazione
al rispetto dell'altro.
Fitto il programma della prima giornata al Parco Perotti dove a partire dalle 17.30 fino alle 21 sono previste attività ludiche
dedicate a bambini di età tra i 0 e i 12 anni con la partecipazione dei musicisti professionisti Ziganamama che faranno
animazione musicale con i piccoli ospiti e i loro accompagnatori. Sul prato saranno 4 le aree di accoglienza delle famiglie
con attività prevalentemente su prenotazione da effettuare sul sito www.cittadeilibri.it . Ci sarà l’area premaman e 0-3
anni, l’area 3-6 anni e 6-12 e l’area genitori. Laboratori di musica e di lettura, costruzione di strumenti musicali come maracas
e tamburelli, laboratori di illustrazione, laboratori di canto e tante altre bellissime attività che ruotano intorno alla
creatività e alla musica. (scheda in allegato).
Il 2 giugno poi l’evento di apertura del Festival Metropolitano. BARI JAZZ KIDS darà avvio al cartellone con una particolare
esibizione nella Cattedrale di Bari, a cura del maestro Luca Aquino, del Jordanian National Ensemble con un intervento
dell’Orchestra del Borgo Antico. L’associazione Murattiano, che collabora all’ organizzazione del Festival Metropolitano,
si occupa da due anni del progetto musicale nella città vecchia di Bari, rivolto ai ragazzi del borgo. Si tratta di corsi
di musica con l’ausilio di maestri autorevoli.

lunedì 30 maggio 2016

ALBERTO LA NEVE "NEMESI" (Manitù Records 2016), un disco per chi ama la musica di qualità.

In quest'ultimo week-end mi ha tenuto compagnia un musicista che fino ad oggi non  non avevo mai ascoltato: Alberto La Neve.


Cosentino, classe 1981, da oltre 10 anni in attività, prevalentemente nella sua regione, dopo alcune esperienze discografiche con diversi gruppi, si è, coraggiosamente, avventurato in un'impresa titanica, un disco in solitaria con sax tenore, sax soprano, looping ed effetti elettronici.


Un'opera complessa, legata da un filo narrativo un po' onirico, ma musicalmente godibile anche se impegnativo.


Le erudite note di copertina di Paolo Iannarella e Nicola Pisani costituiscono un utile ausilio all'ascolto.
Un disco ottimo per chi ama uscire dalla banalità musicale che ci circonda e impegnarsi a gustare la creatività e l'originalità di questo eccellente artista.

venerdì 6 maggio 2016

"Red Cloud" (Tukool Records 2016): il nuovo disco del chitarrista torinese Dario Chiazzolino.

Ritorno dopo una lunga assenza dovuta a fattori vari: età che avanza (il traguardo degli 80 si avvicina a grandi passi), vari problemi familiari, e un rigurgito di interesse per argomenti politico-militari, che, prima della pensione, erano stati il mio lavoro e che per anni avevo, quasi per scaramanzia, messo in quarantena e che gli ultimi eventi mi hanno spinto a riprendere.  
Ciò detto non significa che in questi mesi abbia smesso di ascoltare la mia musica preferita e di segnalare qualche disco nuovo che  mi sia particolarmente piaciuto.


Fra questi merita una particolare segnalazione l'ultima fatica del chitarrista torinese Dario Chiazzolino Red Cloud (Tukool Records 2016) uscito nel marzo scorso.
Dario "Rainote" Chiazzolino, così si firma, (classe 1985) ha un curriculum musicale di tutto rispetto, che spazia dal rock alla World Music, prima di arrivare, ormai da diversi anni, a privilegiare il Jazz. Ha collaborato, oltre che con alcuni dei maggiori jazzisti italiani: da Flavio Boltro, a Rosario Giuliani, da Giovanni Falzone a Tullio De Piscopo, anche con musicisti internazionali come Bobby Watson, Billy Cobham, Bob Mintzer, Roy Hargrove, ecc..
Il suo palmares è fitto di riconoscimenti internazionali e lo scorso anno ha vinto il premio Berklee Umbria Jazz come miglior chitarrista jazz.


In questo suo nuovo disco si avvale della collaborazione di alcuni musicisti di notevole spessore e di grande esperienza come il pianista romano Antonio Faraò, uno dei più apprezzati pianisti jazz in circolazione, 


il bassista francese Dominique Di Piazza, artista eclettico molto apprezzato a livello internazionale, che ha già suonato con Faraò,


e ancora un francese, il batterista Manhu Roche, altro virtuoso del proprio strumento che ha suonato con Petrucciani, Galliano, Grossman ecc.,



Come quasi sempre succede, se mescoli ingredienti di alto livello, il prodotto non può che essere eccellente.
Il disco contiene otto composizioni originali di Chiazzolino, tutte più o meno a tema "atmosferico" ma anche "umorale", che confermano le sue indubbie capacità compositive. Il nono bravo è una rilettura molto originale del celebre "Solar" di Miles Davis, una scelta legata ovviamente al discorso atmosferico generale.
Di seguito un assaggio del brano che dà il titolo all'album




In sintesi un disco molto gradevole, che unisce la freschezza compositiva e l'abilità strumentale del giovane chitarrista alla maestria dei suoi validi partners. 
Dopo averlo ascoltato non posso non condividere il giudizio della rivista statunitense Billboard, che ha definito Chiazzolino "uno dei più grandi chitarristi delle nuove generazioni".